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...due gocce sugli " Olii essenziali"
Scritto da dott.ssa Stefania Potera   

Dott.ssa Stefania Potera

Medico veterinario

Dott.ssa tecniche erboristiche

Omeopata

Consulente fiori di Bach e fiori australiani

Educatore – istruttore FICSS

Addesratore ENCI sez 1 – 3

…….due gocce sugli “Oli Essenziali”

Gli oli essenziali (OE) sono il prodotto del metabolismo secondario delle piante e sono generalmente materiali volatili fragranti composti da una mistura complessa di sostanze. Gli OE sono sintetizzati e immagazzinati da speciali cellule in varie parti delle piante: fiori (rosa), frutti (limone), corteccia (cannella).

Quando sono ancora nella pianta vengono chiamate essenze, diventano OE solo quando sono estratti dalla pianta per mezzo della distillazione o di altre forme di estrazione.

DEFINIZIONI

Non esistono definizioni legalmente vincolanti di OE né di aromoterapia. La mancanza di una definizione legale deriva in parte dalla difficoltà di dare una definizione stringente di OE. Esistono varie possibili definizioni di olio essenziale ma nessuna sembra essere perfettamente adeguata: alcune si basano su una descrizione di tipo chimico, alcune di tipo botanico altre dal processo industriale.

Una definizione stringente potrebbe essere: “un OE è un prodotto volatile della estrazione tramite distillazione in corrente di vapore di materiale vegetale aromatico, o un prodotto di spremitura dell’epicarpo dei frutti del genere Citrus, sempre proveniente da una singola specie botanica, senza alcuna sostanza aggiunta e senza alcuna componente rimossa. Alcuni prodotti in commercio sono stati chiamati OE quando in realtà sono tutt’altro, a volte le modifiche vengono fatte sia per renderli più sicuri, sia per poter essere utilizzati.

USI

Gli OE sono utilizzati nell’industria dei profumi, dei modificatori e odori in aromoterapia, come repellenti per gli insetti e animali, nelle preparazioni farmaceutiche, come agenti antimicrobici ecc. La legislazione sta sempre più limitando l’uso non regolato degli oli essenziali.

Il fatto che gli OE siano tradizionalmente un materiale della profumeria e che i profumieri non richiedano di norma oli puri, ma che siano costanti dal punto di vista organolettico, ha portato ad alcuni problemi per gli aromoterapeuti che richiedono OE puri al 100% e derivanti da una fonte botanica unica.

L’aromoterapia è una disciplina medica non convenzionale che ha avuto riscontri di problematiche a causa del non corretto uso e conservazione, scatenando problemi di tossicità.

IL BUON UTILIZZO DEGLI OLII ESSENZIALI

Non tutti gli OE sono uguali, assicurarsi che gli OE utilizzati siano stati rigorosamente testati e certificati come oli puri e di qualità terapeutica. Altri OE possono contenere sostanze contaminanti dannose e additivi chimici di bassa qualità.

GLI OLII ESSENZIALI NEI CANI E NEI GATTI

Gli animali sono più sensibili agli OE rispetto agli uomini, e tra gli animali alcune specie lo sono più delle altre.

Questo è dovuto alla presenza di un numero differente di follicoli piliferi per cm2 di pelle e quindi di ghiandole sebacee, essendo gli OE liposolubili ne assorbono di più. Inoltre più la pelliccia è morbida e folta, maggiore è la presenza di follicoli piliferi e ghiandole sebacee.

Di questo si dovrà tenere conto quando si considerano i dosaggi e la frequenza delle applicazioni, alla via di somministrazione, al tipo di OE, al vettore con cui viene diluito l’olio, allo stato di salute generale e allo stato di salute della cute e del manto dell’animale.

Modalità di somministrazione

-Inalazione-

È una delle vie più importanti per l’assorbimento degli OE. I polmoni hanno un’ampia superficie di esposizione e comunicano direttamente col sangue. Questo tipo di assorbimento bypassa il “metabolismo di primo passaggio” cioè bypassa il fegato e quindi la metabolizzazione da parte di questo organo dell’olio essenziale, che porta a una diminuzione della biodisponibilità. È molto efficace per la rimozione di stress emozionali e stress da dolore fisico, mentre la somministrazione topica od orale è più consona per problemi muscolo scheletrici. Con l’inalazione c’è anche un assorbimento topico in quanto l’olio diffuso può andare in contatto con la cute e la pelliccia.

-Assorbimento sublinguale/mucosa buccale-

Di difficile applicazione negli animali, sia per la manualità che per il gusto. In alcuni cani particolarmente collaborativi si può strofinare l’olio sulle gengive. Anche con questa via si bypassa il “metabolismo di primo passaggio”.

-Assorbimento topico-

Anche questa modalità bypassa il fegato. L’applicazione degli oli non necessariamente deve essere fatta sul sito del problema per essere efficace: una distorsione trova giovamento dall’applicazione dell’OE, una sofferenza epatica dalla applicazione dell’olio sulla zona riflessa del fegato.

-Somministrazione orale-

Ingestione degli oli. Possono essere somministrati in capsule, nel cibo o nell’acqua (non per i gatti). Passano attraverso il fegato quindi hanno una minore biodisponibilità.

GLI OLI ESSENZIALI E IL NOSEWORK SCENT DETECTION

L’ NSD (Nosework Scent Detection) è un’attività cino-sportiva di ricerca sostanze:

OE di ginepro, anice, betulla e chiodi di garofano.

Di un OE vengono messe 2 gocce su un cotton-fioc all’interno di un barattolino con alcuni fori nel coperchio.

La procedura rende sicuro l’uso degli oli essenziali, inoltre i 4 oli non rientrano tra quelli da usare con cautela.

La cosa importante e fondamentale è utilizzare sempre OE certificati di puro grado terapeutico, oli testati per purezza e potenza. In questo modo si riducono al minimo eventuali reazioni avverse.

DIFFICOLTA’ RISCONTRATE DURANTE L’ATTIVITA’ DI NOSEWORK SCENT DETECTION

In quest’ultimo periodo ci siamo sentiti in dovere per la serietà con la quale affrontiamo quest’attività di informaci per poter consigliare un prodotto di qualità. Troppo spesso gli allievi acquistano OE di qualità scadente con fragranze differenti causando difficoltà nello svolgimento del lavoro ed un lavoro maggiore per il cane nella memorizzazione dell’odore.

https://www.benesseressenziale.com/

BIBLIOGRAFIA

il grande manuale dell’aromoterapia” Marco Valussi, Tecniche nuove.

oli essenziali e animali domestici” Francesca Pucitta, Olidee.

farmacognosia generale applicata” Bruni, Piccin.

 

 

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