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I Cuccioli 2

Veronesi Simona

Lo sviluppo motorio in questo periodo, è caratterizzato dall’andamento dello strisciare. Dalla nascita al quinto giorno di età, si articola la fase di flessione, così chiamata, perché vi è un predominante sviluppo dei muscoli flessori. Solo verso il decimo giorno di vita, gli arti anteriori acquisiscono tono muscolare, e consentono al piccolo di reggere il proprio peso sull’avantreno del corpo. Questa condizione conduce il cucciolo a trascinare il retrotreno che pare inerme, perché i muscoli degli arti posteriori, non hanno ancora la capacità di reggere il peso del corpo. Dal quindicesimo al diciottesimo giorno di età, si articola la fase denominata estensione, dove si ha una predominanza dello sviluppo dei muscoli estensori. L’autonomia motoria è acquisita dai cuccioli tra il quindicesimo ed il diciottesimo giorno dalla nascita. Tutti i cuccioli vivono a stretto contatto fisico, sono addossati l’uno all’altro, e se per caso uno dei piccoli perde il contatto con la cucciolata, inizia una serie di vocalizzi striduli tesi al ricongiungimento con i fratelli. Il cucciolo isolato presenta uno stato di agitazione molto marcato, che si placa esclusivamente con il riavvicinamento alla cucciolata. Questi lamenti conducono la madre a favorire al cucciolo isolato, l’individuazione del gruppo. Nel periodo neonatale la madre è spossata dalla fatica del parto, perciò rimane lungamente a stretto contatto con i cuccioli, anche per la necessità di riposo. Tuttavia si può notare una certa soddisfazione che accompagna la fattrice nel rimanere lungamente a disposizione dei suoi piccoli. In questo periodo, si rende concreto l’attaccamento della madre ai cuccioli, vera e propria dipendenza affettiva, certificata dalla necessità di contatto che la madre mostra. L’osservazione conduce a rilevare che, se si obbliga la madre a rimanere distante dai suoi piccoli o se si limita il contatto tra di loro, la fattrice esprime disagio e segnali di profonda privazione. A questo proposito è bene rilevare che, a questo livello di sviluppo dei cuccioli, la dipendenza affettiva specifica, caratterizza maggiormente la madre e non i cuccioli. È dal momento della nascita al dodicesimo giorno di vita dei cuccioli che si sviluppa l’attaccamento della madre ai suoi piccoli. Solo il contatto con la sua prole, calma la madre, mentre i cuccioli potrebbero essere allattati da qualsiasi corpo calde che emette latte. Una puerpera, per esempio, nel periodo neonatale potrebbe soddisfare a pieno le esigenze dei cuccioli. Solo più avanti nel tempo, nel periodo di transizione tra il sedicesimo e il ventunesimo giorno dalla nascita, la relazione tra la madre e i cuccioli ed il legame di dipendenza affettiva si rende concreto. Perché ciò avvenga, è necessario che i piccoli abbiano definito completamente le loro capacità percettivo sensorie. Verso il quindicesimo giorno dalla nascita, la madre, gradatamente, riduce il contatto fisico con i cuccioli. Crea ciò, palesemente, agitazione all’interno della cucciolata. Si notano movimenti convulsi ed agitati, lievi guaiti di lamento, poi i cuccioli si riuniscono nel contatto, trovano pace e tornano a dormire. È tra il sedicesimo giorno e il diciottesimo che hanno inizio una serie di vocalizzi e suoni più complessi ed articolati. Quando la madre fa ritorno all’interno della cucciolata, i piccoli sono presi da una forsennata agitazione. Il loro cambiamento umorale è vistosamente sostenuto dal vorticoso dimenare della coda e dai movimenti che sono pregni di emozioni ed eccitazione. I cuccioli cercano i seni per alimentarsi. Fin dalla nascita i cuccioli dispongono dell’orientamento tattile, del riflesso di ricerca del capezzolo e del riflesso labiale positivo.

 

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