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I Cuccioli 1

Veronesi Simona

La collaborazione iniziata oramai anni fa con Luca Rossi e la stima che provo nei Suoi confronti sia dal lato umano che dal lato professionale , mi ha portato , dopo aver letto il Manuale “ Guida Pratica di psicologia Canina , Educazione ed addestramento” a valutare l’idea di filmare una delle mie cucciolate giorno per giorno per poter migliorare il mio lavoro e scoprire atteggiamenti , movimenti, stimoli, per continuare a cercare di avere un quadro sempre più completo delle caratteristiche di razza, di ogni singola fattrice e dei cuccioli. Poiché le valutazioni successive sono molto lunghe e pienamente concordanti con le riflessioni fatte proprio da Luca Rossi riporto l’analisi in due parti che potrebbero essere molto utili per chi vuole avere la gioia di far nascere una cucciolata dalla propria femmina………..buona lettura. L’attività principale sviluppata dai piccoli in età neonatale è rappresentata dal sonno. I cuccioli durante l’arco della giornata, dormono il 90% del tempo. Nelle ore di sonno, i piccoli emettono dei pigolii da considerare, veri e propri vocalizzi. Durante il sonno , i cuccioli presentano stabilmente movimenti dei muscoli facciali, delle orecchie e delle labbra. Compaiono lievi tremori degli arti e del tronco, così come sono interessati i muscoli pellicciai del vello. Il tempo in cui i cuccioli sono svegli è quasi completamente occupato dagli aspetti della nutrizione. Le poppate si presentano in modo regolare, ogni tre, quattro ore. I piccoli vanni alla spontanea ricerca di una zona calda rappresentata dal range di copertura della parte più calda della cuccia, si ammucchiamo uno sull’altro e queste stimolazioni di contatto, giocano probabilmente un ruolo importante per ciò che riguarda la definizione e la maturazione sensoriale. Nel periodo neonatale i cuccioli mostrano di non tollerare alcuna costrizione di tipo fisico. Le poppate sono vissute dall’intera cucciolata con iniziale agitazione ed emozione. Si notano movimenti striscianti senza apparente identificazione della meta. Questi movimenti sono accompagnati da guaiti striduli. Le movenze strascicate a pendolo , conducono il cucciolo a toccare con il muso, il corpo della madre, a quel punto si nota un arresto, ed un successivo immediato movimento verso il corpo incontrato, con il potenziale esito del reperimento dell’ambito capezzolo. Questo tipo di attività è denominato, riflesso di ricerca del capezzolo, caratteristica di pertinenza dell’innato. L’orientamento del cucciolo verso la mammella della madre è favorito dalla percezione di differenti gradienti di temperatura. L’individuazione della mammella conduce il piccolo ad attivare i propri arti anteriori ed a massaggiare con movimenti alternati, la mammella individuata. La compressione dell’organo mammario, conduce l’emissione del latte. Lo stretto contatto attivato tra capezzolo della madre e labbra del cucciolo provoca un potente gesto di suzione , veramente energico , se si pensa espresso da un corpicino così piccolo. Il gesto di suzione, corrisponde ad un movimento labiale involontario, conosciuto come uno dei riflessi primari. Il capezzolo scelto dal cucciolo in queste fasi è assolutamente casuale, in tempi successivi, la scelta potrà cadere sui capezzoli del basso ventre della madre, normalmente più abbondanti in quanto a latte dispensato.

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