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Hovawart al lavoro 1

Veronesi Simona

Cane con origini estremamente antiche, è sicuramente una delle razze con la maggiore tradizione di lavoro. Le prime testimonianze scritte di questa razza risalgono infatti al medioevo e, più precisamente, al 1200 d.C. circa. In alcuni testi di raccolte di leggi dei paesi della Germania del centro-nord del medioevo si leggono, infatti, stralci che parlano di un cane morfologicamente identico all’hovawart moderno. Dallo studio di questi testi è possibile capire l’importanza ed il valore, anche economico, che l’uomo attribuiva a questo cane, insostituibile nella difesa del padrone e delle sue proprietà. Ed ancora proseguendo nel corso dei secoli, sono infinite le testimonianze scritte e pittoriche che rappresentano l’hovawart come un cane estremamente utile per l’uomo come guardiano e difensore. Come per tutte le razze canine con antiche origini, il periodo della Grande Guerra ha portato tantissimi problemi per l’Hovawart che, quasi ufficialmente scomparso, è stato recuperato da alcuni allevatori tedeschi. Questi uomini, grazie ad accoppiamenti tra alcuni cani ritrovati nelle cascine del nord della Germania ed esemplari di altre razze (Schafferhunde, Leonberger, Terranova, etc.), hanno recuperato la tipicità della razza, preoccupandosi in particolar modo di mantenere quelle attitudini al lavoro che tanta fama avevano dato all’hovawart nel corso dei secoli. La selezione di questa razza in questi ultimi anni è stata sempre basata sul consolidamento ed il miglioramento delle doti di guardiano e difensore, mantenendo sempre altissimi gli standard di addestrabilità. Ed è per questo che l’Hovawart è tanto apprezzato in tutta l’Europa del nord quale cane da polizia, per l’esercito, da soccorso e guida per ciechi. Ma veniamo dunque a indicare quale sono le qualità morfologiche e caratteriali che devono appartenere ad un soggetto di questa razza che voglia bene figurare nelle prove di lavoro IPO. Gli appassionati tedeschi che hanno curato il recupero dell’Hovawart, hanno avuto come linee guida sia gli scritti e le testimonianze pittoriche del passato sia i parametri morfologici che altri cinofili tedeschi avevano considerato fondamentali nella creazione delle altre razze da utilità e difesa. Lo scopo principale era creare una razza polivalente che potesse essere utile all’uomo in diversi campi ma che potesse anche inserirsi con facilità nelle famiglie tedesche. Non bisogna dimenticare, infatti, che la parola Hovawart, nella lingua parlata durante il medioevo nella Germania del nord, significava “Guardiano della proprietà” ( Hova = coorte – Wart = Guardiano). Particolarmente importante era il servizio svolto da questa razza per le famiglie di tutta l’Europa del nord, attitudine che l’Hovawart ha saputo conservare pienamente nel corso dei secoli. Le caratteristiche morfologiche, quindi, al pari delle capacità operative, sono state mantenute pressochè inalterate, senza gli eccessi dettati dalle mode alla ricerca dell’ipertipo, affinché l’Hovawart potesse svolgere sempre appieno il suo compito. Quindi nell’Hovawart, più che nelle altre razze canine, la bellezza fisica è strettamente legata alla funzionalità. Cane di struttura particolarmente robusta, inscritto nel rettangolo, con doti di trottatore/galoppatore, estremamente veloce e capace di notevoli salti. L’Hovawart è un cane di taglia medio-grande; di fondamentale importanza è il rispetto delle proporzioni tra taglia e struttura. L’Hovawart non deve mai apparire pesante, lento o linfatico. L’impiego dell’Hovawart in molte gare d’agility in tutta l’Europa testimoniano la velocità e l’agilità che questo cane deve possedere. La mole deve sempre essere sinonimo di potenza e di forza e mai di lentezza o pesantezza. Tutto nel fisico dell’hovawart è stato ricercato e fissato geneticamente nell’ottica del suo impiego in varie attività utili all’uomo. Anche la testa, nella quale secondo i grandi cinofili del passato risiede la tipicità di razza, sembra creata per agevolare l’Hovawart nei suoi compiti. La canna nasale lunga, particolarmente fornita di cellule olfattive, dà a questa razza: - un fiuto fenomenale che viene messo alla prova nelle gare di pista (FH) o nell’impiego quotidiano come cane antidroga, antiespolosivo e da soccorso; - la possibilità di respirare agevolmente, che permette sforzi prolungati anche quando la temperatura è particolarmente elevata. La testa massiccia e larga dà la possibilità di avere dei muscoli massetteri particolarmente sviluppati che conferiscono al morso una considerevole forza. Il mantello, particolarmente folto, conferisce a questa razza la rusticità e la capacità di sopportare le intemperie dei climi più rigidi per poter assistere l’uomo in ogni situazione. Inoltre le colorazioni nero e nero/focato sono particolarmente adatte per lo svolgimento dei compiti legati alla guardia ed alla difesa, perché poco visibili durante la notte e perché capaci di incutere agli avversari un indiscutibile timore reverenziale.

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