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Perché selezionare una razza ha ancora valore

Morandi Anna

I biologi di tutto il mondo sono giustamente convinti che la variabilità genetica è un bene prezioso da salvaguardare e da mantenere per le generazioni future. Esistono finanziamenti e progetti di ricerche ri volte a conservare le varie razze nell’ambito delle differenti specie animali e a salvaguardare quelle numericamente ridotte o in via di estinzione. Non si vede perchè il cane ne debba essere escluso; avere tante razze da un punto di vista biologico è senz’altro una ricchezza che amplia gli orizzonti e soddisfa esigenze diverse. Esistono anche razze di cani non riconosciute che vanno studiate e protette come parte integrante di un patrimonio ambientale. Sarebbe veramente imperdonabile che in Sardegna si perdesse il Cane di Fonni, tanto per fare un esempio. La maggior parte dei proprietari di cani vuole qualche cosa di ben definito che sia lui consono, non vuole fare un salto nel buio. Ciò non toglie che un “ bastardino “ può dare tanto affetto e fare tanta compagnia. Ma se andiamo a vedere le statistiche dei paesi più cinofili come la Svezia, più dell’ 80% della popolazione di cani è di razza. In Italia non arriviamo al 20% , ma questa percentuale è in aumento e cresce con l’aumentare della cultura cinofila. Con ciò tutti i cinofili ritengo siano disponibili ad aiutare canili rifugio, ma il problema non lo si risolve con accuse infondate verso i cani di razza bensì diminuendo le nascite dei “ bastardini “. È convinzione di alcuni che i meticci non si ammalino, ma guardatevi intorno negli ambulatori veterinari e fate le proporzioni, la loro presenza non è certo esigua anche se spesso il proprietario non è disposto a spendere per la visita. Statistiche scientifiche ufficiali non esistono in tal senso, anche i meticci si ammalano di tumori, di displasia all’anca, del gomito , diventano ciechi e così via. Analogamente altri sostengono che i meticci sono in grado di sopravvivere e di cavarsela nonostante il traffico stradale, quanti però rimangono vittime o peggio storpi ? Non esiste la razza del “ bastardino “ temprata e selezionata in un ambiente più duro e ostile e pertanto più forte. I “ bastardini “ sono uno diverso dall’altro e non si può prevedere quello che saranno e purtroppo anche loro si ammalano come tutti gli esseri viventi. Viene dimenticato completamente il valore socialmente utile del cane di razza che deve proprio alla diversificazione ed al miglioramento genetico la qualità del suo servizio reso all’uomo e la validità del proprio comportamento. Riteniamo che tutti i veri cinofili, anche allevatori e proprietari di cani di razza, possano essere sensibili ed accoglienti nei confronti dei “ meticci “, ospiti nei canili rifugio, perchè un “ amante del cane “ è sempre “ un amante del cane “ !

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