Il Parto
Scritto da Veronesi Simona   

Veronesi Simona

La nascita è un momento straordinario e naturale che , per chi non vi ha mai assistito e vi assiste per la prima volta, non può che non rimanere colpito dalla straordinaria bellezza della natura. Comunque è molto simile in tutte le razze, a parte quelle con problemi di struttura fisica che richiedono o più tempo o più cura. La femmina incinta in molti casi cambia umore, diventa un po’ irrequieta soprattutto vicino al momento del parto. Essendo comunque un animale sociale e che ama vivere all’interno del proprio branco – famiglia- per lei è molto difficile seguire l’istinto di allontanarsi e cercare un luogo solitario e nascosto dove partorire. Night Flower al suo primo parto ha vissuto la gravidanza con molta serenità e senza avere problemi di salute o di umore. Vicina al lieto evento, avendo un attaccamento viscerale nei miei confronti era molto indecisa sul da farsi: da una parte l’istinto naturale della ricerca di un posto sicuro dove partorire, dall’altra la voglia di stare in mia compagnia. Per cercare di rendere tutto più semplice per la nostra puerpera, dovremmo pensare bene a sistemare la sua “nuova” cuccia dove dovrà partorire preferibilmente in un luogo isolato, lontano da altri animali e da altre persone che potrebbero infastidire un momento così delicato della vita della nostra amata cagna. Costruiamole o compriamole un grosso ciotolone facile da pulire, sistemiamolo in un posto fisso dove non dovremmo spostarlo in continuazione lontano da correnti d’aria o da termosifoni e abituiamola a dormire in questa nuova cuccia almeno un paio di settimane prima del lieto evento. Se vogliamo metteremo vicino al posto del parto una brandina dove potremo dormire noi ,facendo compagnia alla cagna partoriente e così controlleremo che tutto si svolga nei migliori dei modi. Night Flower , all’inzio del travaglio non ha potuto che seguire l’istinto canino e cercare il posto che avevo preparato per lei; naturalmente , essendo al primo parto e non sapendo bene cosa le stesse succedendo, cercava in continuazione la mia presenza. Infatti la presenza del padrone aiuta molto la cagna che in molte volte addirittura senza di lui/lei ritarda il parto o non allatta e cura bene i cuccioli, al contrario la presenza di altre persone poco conosciute che creano scompiglio in un momento così delicato rendono la cagna molto nervosa , primo perché comunque soffre e vorrebbe avere solo tranquillità, secondo perché l’istinto materno, spinge la cagna a nascondere i cuccioli e la confusione di tante persone la spingerebbero ad essere aggressiva. Night Flower , dopo la nascita del primo cucciolo, un po’ difficile a causa del primo parto , ha messo al mondo altri 8 cuccioli tutti vivi e sani. Da subito ha iniziato a pulirli, ad allattarli e a controllare che fossero tutti attaccati al seno a che tutti mangiassero. Da questo momento è la mamma che gestisce tutta la situazione; noi dobbiamo solo assicurarci che tutti i cuccioli mangino, che tutti siano puliti e che la mamma stia bene, mangi, si muova ( anche se per i primi giorni non abbandonerà mai i cuccioli). Dal momento in cui decidiamo di fare accoppiare la nostra cagna, pensiamo bene al tempo che ci occuperà . Dovremo seguire la mamma e i cuccioli dagli ultimi giorni di gestazione a circa 60 giorni dopo il parto, tempo in cui i cuccioli possono essere ceduti ; sacrificherà molto del nostro tempo e certamente molto del nostro spazio. Fare accoppiare una cagna non deve essere un gesto di egoismo nei nostri confronti pensando che la cagna comunque deve avere dei cuccioli, ma un gesto di amore verso la razza perciò non utilizziamo uno stallone qualunque tanto tutti sono uguali, scegliamo con attenzione il maschio valutando non solo come è fisicamente ma anche caratterialmente. Teniamo in considerazione anche e soprattutto la nostra femmina che deve essere un esempio per i cuccioli che riceveranno il loro primo “imprinting” proprio da lei e da noi ed è per questo che si dovrebbe sempre chiedere alle persone competenti se uno stallone sia adatto alla nostra femmina. Tutto questo non deve scoraggiare chi volesse fare accoppiare il proprio cane; sicuramente un gesto molto impegnativo e di grande sacrificio che però ci potrà dare molta soddisfazione perché in fondo i cuccioli sono essere viventi e come tali devono essere sempre accuditi e seguiti e il saperli crescerli e fare in modo che stiano tutti bene dal primo giorno in poi non è così difficile per chi ama veramente i cani.

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